Mansfield Park/ Jane Austen

        Diciamolo, Fanny Price è proprio noiosa!! L'eroina immobile. 😒

Accolta nella casa dello zio, Sir Thomas Bertram, quando aveva 10 anni, la povera Fanny deve sopportare una zia apatica (Lady Bertram) e un'altra perfida (Mrs. Norris) - entrambe sorelle della madre - in più 2 cugine che sembrano le sorellastre di Cenerentola, un cugino scapestrato, Tom e, per fortuna, un cugino buono, Edmund. Essendo stata tolta dalla povertà è obbligata a provare gratitudine per questa famiglia, a sentirsi inferiore(anche perchè Mrs. Norris glielo ricorda in continuazione) ma, al tempo stesso, le piace vivere a Mansfield Park e a studiare sotto la guida di Edmund. 

 Ma la vita alla tenuta viene sconvolta dall'arrivo di Henry e Mary Crawford, che portano scompiglio nelle abitudini di tutti proprio mentre Sir Thomas è in Guinea per affari. il divertimento di Henry a corteggiare tutte le donne giovani della casa, la decisione di Mary di sposare Henry e il suo continuo circuirlo; le liti tra le sorelle per amore di Henry, un matrimonio andato a rotoli... in tutto questo trambusto Fanny Price non si scompone, rimane ferma nelle sue idee, capisce che tutto quanto sta avvenendo sotto i suoi occhi è sbagliato, che Sir Thomas non approverebbe. 

    Sembra apatica mentre gli altri si divertono. In realtà, come fa notare Tony Tanner nell'introduzione a questa edizione, la staticità di Fanny indica la sua fermezza morale; è l'unica che riesce a vedere il degrado in cui stanno cadendo i componenti della famiglia e a starne fuori.

Leggere questo libro dopo Orgoglio e Pregiudizio è un duro colpo!! Non ci sono più brio e leggerezza, ma serietà e rigore. Le vivaci cugine sono perfide con Fanny, ma si ha simpatia per loro e la voglia che hanno di fuggire dall'educazione ricevuta. Fanny non rischia, è ferma, aspetta, giudica e ha sempre ragione!! Ma superatala prima impressione, bisogna leggere questo libro per quello che è, un racconto morale con pagine metaforiche molto intense sui rischi del cambiamento e sul gioco delle parti. Una per tutte, l'allestimento della commedia a Mansfield Park che avrebbe permesso ad ognuno di loro, diventato attore, di tirar fuori da sé quello che la buona educazione mai permetterebbe.




      Questo libro offre davvero molti spunti di riflessione ed è bellissimo, ma io mi fermo qua per non rovinarvi il piacere della lettura. Anche di questo libro di Jane Austen esiste un film, che mi è piaciuto davvero poco. Certo, si fa guardare, i personaggi sono quelli, ma hanno caratteristiche e caratteri diversi, niente a che fare col testo scritto.

        In conclusione devo dire che questo libro è troppo serio e, forse, troppo moralista, ma lo consiglio caldamente, se non altro per la superba scrittura 💖💖💖

Commenti

  1. Senza eroi e eroine la cara Jane Austen diventa illeggibile.
    Ciao Giulia.

    RispondiElimina
  2. In quanto a saper scrivere non si discute, la Austin è un portento. Ma questo "ingrediente" da solo non basta.
    Di quel romanzo credo di aver letto le prime trenta pagine, dopodiché, colpita da noia mortale, l'ho abbandonato.
    Ciao Giulia! 😊

    RispondiElimina
  3. Grazie del suggerimento qualsiasi autore può avere più sfaccettature, un libro che sembra molto interessante

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari